Il tubino nero è l’abito femminile timeless per eccellenza e simbolo di eleganza e raffinatezza.

Esso può essere indossato in ogni occasione e proprio per questo prende il nome di

“passepartout”. E’ sicuramente un abito sempre alla moda che dovrebbe essere

presente nel guardaroba di ogni donna. .

Il tubino nasce in Francia nel 1926 sotto il nome di Petit Robe Noir (vestitino nero) per opera della famosa stilista Gabrielle Chanel meglio conosciuta come Coco Chanel.

E’ proprio per il funerale del suo amante Etienne Balsan che Coco Chanel crea il primo tubino della storia utilizzando i tessuti di vecchi abiti da collegiale.

Un vestito elegante ma sobrio che diventerà presto l’emblema della raffinatezza femminile.

Non sono però gli anni ‘20 a rendere il tubino un classico, ma gli anni ‘60 quando Hubert de Givenchy disegnerà un modello di tubino per Audrey Hepburn che lo indosserà nel film cult Colazione da Tiffany del 1961 diventando l’icona fashion di tutti i tempi. Da quel momento in poi il tubino neroLittle Black Dress” soprannominato dalle anglosassoni LBD diventerà l’abito femminile più desiderato di ogni tempo e da allora  non c’è ragazza che passando davanti ad una vetrina di Tiffany non abbia pensato a quell’indimenticabile abito nero abbinato con occhiali scuri macro, il cappello con foulard bianco e i guanti lunghi.

Il tubino nero viene ribattezzato da Vogue Usa “Ford”. Esattamente come l’automobile

T-Car di Henry Ford, anche il LBD diventa istantaneamente il simbolo della raffinatezza e di una semplicità elegante e moderna.

Ma il Little Black Dress, tra gli anni ’80 e ’90, scopre anche il suo lato trasgressivo.

Come dimenticare il celebre abito nero indossato da Lady Diana ad un evento pubblico nel giorno in cui il principe Carlo rese pubblica la sua love story con Camilla. Quella sera, Lady D si presentò da sola e a testa alta alla Serpentine Gallery, fasciata in un abito nero sfacciatamente corto e scollato per un membro della famiglia reale che venne poi subito ribattezzato “Revenge Dress”.

Un’altra celebre “provocazione” fu quella di Liz Hurley, all’epoca fidanzata con Hugh Grant, alla prima londinese di Quattro Matrimoni e un funerale, che sfoggiò con nonchalance il Safety Pin Dress di Versace. L’impatto di quell’abito fu tale da regalare  all’allora sconosciuta Liz una fama planetaria.  

 

L’alleanza tra lo star system ed il mitico tubino non è mai cessata nel corso degli anni e ne sono un esempio il brano degli U2 Little Black Dress che rende omaggio all’intramontabile vestito e al suo colore nero e la cover della prima raccolta in dvd di Sex and the City, serial che più di ogni altro ha influenzato la moda quotidiana e che mette in fila le quattro protagoniste che indossando tubini neri. A rendere omaggio al mitico tubino c’è  anche il cortometraggio del 2005 di Rosario Dawson che si intitola proprio The Little Black Dress, storia di una donna che cerca proprio nel tubino nero la forza per la sua carriera professionale. Con o senza maniche, con o senza pailettes, con scollo quadrato o con tagli sulla schiena, il tubino rimane un caposaldo del guardaroba e viene spesso indossato da donne di potere, dalle attrici in film importanti e scelto dalle star per essere indossato sui red carpet di tutto il mondo ma anche dalle comuni mortali perché può essere bon ton, provocante, minimal, bodycon,  gotico, decostruito o futuristico senza perdere mai i suoi super-poteri e non essere mai fuori luogo facendo sembrare elegante chiunque.  

Con la creazione del tubino è sicuramente cambiato il concetto di eleganza femminile.

Se un tempo essa era sinonimo di sfarzo ed era rappresentata da vestiti pieni ingombranti e pieni di decorazioni, dagli anni ’20 in poi è diventato sinonimo di semplicità. Il tubino nero dalla linea così semplice e morbida e di un solo colore è, infatti, l’eleganza fatta abito.

Fu Coco Chanel stessa ad affermare “ ho restituito al corpo delle donne la libertà” proprio perché le ha liberate dalla necessità di indossare abiti molto pomposi che Coco stessa considerava anche molto volgari.

La stilista può essere considerata da questo punto di vista come un’anticonformista che si ribellò alle mode del momento. Coco poi in realtà era solo la voce del desiderio nascosto   in ogni donna di quei tempi di sentirsi elegante e femminile senza necessariamente doversi rendere ridicola.

Ancora oggi il tubino è ancora fedele al suo progenitore degli anni ’20: un vestito attillato, senza maniche e preferibilmente nero. I modelli classici del tubino nero fanno ancora parte delle collezioni di moda che sfilano sulle passerelle più importanti del mondo.

Ovviamente ci sono state rivisitazioni perché anche ciò che è tradizione può rinnovarsi.

Gli orli si sono accorciati e accanto ai classici modelli di tubino che arrivano fino al ginocchio si trovano abiti anche molto più corti e più adatti alle giovanissime che possono sentirsi così più eleganti ma in modo più sbarazzino. Anche se i colori sono cambiati e sono state introdotte anche le fantasie floreali e i disegni geometrici, il tubino nero dovrebbe rimanere il capo perfetto che ogni donna dovrebbe possedere.

Anche gli accessori sono cambiati: al classico 3 fili di perle che indossava Coco Chanel nel tempo si sono aggiunti accessori colorati e moderni ed i tacchi abbinati sono sempre più vertiginosi.

I materiali di cui il tubino può essere fatto sono molteplici: vigogna, tweed, jersey, cheviot, gabardine, ecc.

L’importante è che siano tessuti morbidi capaci di scendere sul corpo femminile avvolgendolo e mettendone in risalto le forme, senza per questo appesantirle.  

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